Aspettando il Giro d’Italia: 26 pagine su Cicloturismo raccontano il Nevegàl e il Dragone

            C’è già aria di Giro d’Italia in provincia di Belluno. Nella tappa del 25 maggio Oderzo – Val di Zoldo (160km) i ciclisti transiteranno in parte del tracciato della Granfondo del Dragone che proprio da oggi è protagonista di un servizio di ben 26 pagine nella rivista “Cicloturismo”. A maggio, infatti, i “girini” dopo aver affrontato il Cansiglio, scenderanno transitando per Tambre, Sant’Anna, Spert e Pieve d’Alpago che rappresentano la parte centrale del percorso di 118km che caratterizza la granfondo del Dragone del prossimo 3 settembre per la regia dell’Asd Dolomiti Psg.

            Lunedi 9 gennaio apriranno le iscrizioni all’edizione 2023, solo la terza della storia della manifestazione che però in poco tempo ha già incassato riconoscimenti importanti: nel 2022 è stata prova unica del Campionato italiano granfondo FCI e nel 2023 sarà prova del Prestigio, l’importante circuito creato dalla rivista Cicloturismo di cui fa parte da 26 anni anche la Sportful Dolomiti Race di Feltre, l’altra granfondo bellunese promossa dal Pedale Feltrino.

            Il servizio si apre con il racconto tecnico e paesaggistico dei tre versanti della salita al Nevegal proponendo un ideale anello ciclistico da fare, al di là della singola granfondo. La manifestazione diventa così il veicolo per promuovere e presentare ai lettori la “montagna di Belluno” a 360 gradi con le varie opzioni turistiche da sfruttare partendo dalla prova di ciclismo, un po’ di storia della montagna e le strade percorribili in bicicletta. Chiudono le 26 pagine i dettagli sulla granfondo vera e propria.

            Testimonial del servizio il neo prof bellunese Andrea PIetrobon, in forza al Team Eolo Kometa che tutti ci auguriamo di veder sfrecciare in gruppo non solo nella tappa del 25 maggio ma anche in quella che porterà il Giro d’Italia sulle Tre Cime di Lavaredo.

            “Non possiamo che essere orgogliosi di tanta attenzione che dimostra che il Dragone è già nel gotha delle granfondo italiane – commentano da Dolomiti Psgnonostante sia un evento che ha solo 2 anni di vita, l’organizzazione e la validità del percorso sono state premiate prima dalla Federazione che ne ha fatto la prova unica del campionato italiano e ora dalla rivista più importante di ciclismo amatoriale che ne ha fatto una prova del Prestigio, il circuito che da quasi 30 anni riunisce le migliori granfondo italiane. Adesso speriamo che l’Alpe del Nevegàl assieme alle istituzioni e ai privati ci aiutino a raccogliere la sfida nel modo migliore”.