Il Drago, Belluno e la Granfondo

Il drago è uno dei simboli del Comune di Belluno.

Se guardate bene lo stemma del comune vedrete proprio una croce d’oro su sfondo blu con due draghi rossi nei riquadri in alto.

I due draghi raccontano la storia di quando Belluno era sotto il controllo dell’Imperatore Ottone il grande di Sassonia che aveva come suo simbolo un drago rosso.

Poco prima dell’anno 1000 Ottone cedette il governo di Belluno al vescovo Giovanni che governò per quasi 50 anni diventando così potente da dichiarare guerra a Venezia e conquistare un territorio che andava dal Cadore fino a Jesolo, controllando quasi tutto il corso del Piave.

Per dimostrare il suo controllo sul fiume la bandiera dell’imperatore Ottone con un drago rosso sventolava sia sul castello cittadino (dove oggi ci sono le Poste, in Piazza Duomo) e sul grande castello (cioè il “castiglione”) che controllava l’altra riva del Piave e da cui prende nome la frazione di Castion (Castione significa proprio “grande castello”).

Così le due bandiere con i due draghi rossi sono diventate il simbolo della città di Belluno.

La Croce d’oro è arrivata  150 anni dopo, quando i cavalieri bellunesi andarono in Terrasanta con le Crociate per riconquistare Gerusalemme.

Uno dei cavalieri, Goffredo Doglioni, diventò molto importante, tanto da essere nominato “Gran Maestro” dei Cavalieri di Malta.