Manuel Senni fa il bis,  il Dragone vola in Slovenia grazie ad Erika Jesenjo

Sui pedali anche il pro’ Andrea Pietrobon (Eolo Kometa) in allenamento per la Slovacchia

Dopo aver vinto la Sportful Dolomiti Race a giugno a Feltre, il romagnolo Manuel Senni (team Crainoxtorna nel bellunese e fa sua per la seconda volta la Granfondo del Dragone che si è corsa oggi con partenza dalla centralissima Piazza Martiri a Belluno e arrivo sul Nevegàl davanti all’Hotel Olivier. Una vittoria netta per una corsa implacabile in cui la battaglia è stata per il secondo e terzo posto andato rispettivamente al trentino Patrik Facchini (Team Seldom Garda) giunto 45” dopo il vincitore e al milanese Paolo Castelnovo (Team Filtri) giunto dopo 1’45”.

Senni, non solo ha vinto alla media dei 34km/h ma anche migliorato di quasi 10’ il tempo fatto nell’edizione dell’anno scorso chiudendo in 3h25’12”.

“È una granfondo molto bella – ha commentato al traguardo – mi diverto sempre molto a pedalare in questi bellissimi posti, il percorso è suggestivo e il contorno con il pasta party quassù sul Nevegàl mi piace molto. Poi per tradizione aperitivo in piazza a Belluno però. Con 5 gran premi della montagna c’è di che fare fatica, c’è tanto dislivello che la rende perfetta per gli scalatori”.

Tra le donne gara in solitaria per la giovanissima slovena Erika  Jesenjo (New Molini Dolo) che chiude la granfondo in 3h50’ alla media dei 30km/h  davanti a due veterane delle granfondo: la bresciana Maria Elena Palmisano (Garda Scott) +8’06” e alla modenese Sonia Passutti (Team Staweld) +11’.  “Non è la mia prima granfondo ma è la prima volta che pedalo a Belluno – ha raccontato Erika – mi è piaciuta moltissimo perché era impegnativa e le salite erano molto belle”. Il 70% dei partecipanti proveniva da fuori provincia e regione, tra loro lo stesso  entusiasmo per l’Alpago con la sua vista sul lago di Santa Croce e la zona di Tassei e lo sterrato delle Ronce, prima di arrivare sul Nevegàl.

Al via anche il professionista Andrea Pietrobon del Team Eolo Kometa che ha approfittato per pedalare con papà Renato e dopo l’arrivo ha allungato di una 40ina di km per concludere il suo programma di allenamento in vista dei prossimi impegni in Slovacchia. “Il papà non era molto allenato è ha fatto molta fatica – ha raccontato all’arrivo – questa granfondo è molto bella e panoramica, però è anche molto impegnativa. Qui bisogna arrivare allenati.  Adesso parto per il Giro di Slovacchia, la mia stagione è partita in ritardo ma la squadra ha avuto fiducia in me e mi ha fatto correre molto e così si è rivelato un buon anno. Ora mi sento in forma e voglio portare a casa qualche risultato bello”.

Entusiasti della loro prima volta sei ragazzi di Rijkevorsel in Belgio che hanno letto sul giornale che c’era la Granfondo del Dragone. Si sono iscritti e hanno cosi pedalato la loro prima granfondo entusiasti per i bei posti in cui hanno pedalato e del food truck Fikus Gourmet all’arrivo, alternativa apprezzata ai soliti pasta party. In gara anche austriaci, un americano e rumeni.

 

A premiare c’era l’assessore ai Lavori Pubblici di Belluno Franco Roccon: “Grazie di cuore gli organizzatori, mettere in piedi un evento del genere non è semplice, il percorso è bellissimo, magari però la mattina faremo aprire qualche bar in più in centro città così da dare un servizio ai ciclisti che arriveranno a Belluno per correre. Il prossimo anno non so se si potrà fare l’arrivo ancora in questo punto, di sicuro si potrà fare in cima al Nevegal che sarà sistemato. Ringrazio tutti per aver scelto Belluno in questi tre anni per questa gara, è importante che questa manifestazione non muoia e anche gli sponsor speriamo lo capiscano”.